Cosa mettere e come posizionare il filtro acquario interno ed esterno
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ToggleFiltro acquario. No, non ho dimenticato la preposizione ‘per’.
Ritengo questo accessorio così fondamentale che lo considero un tutt’uno con l’acquario.
Negli acquari, il filtro non serve solo a evitare l’acqua torbida in acquario grazie alla filtrazione meccanica, ma soprattutto ad eliminare le particelle di scarto (altamente tossiche) con l’attività microbiologica.
I filtri x acquari sono dei grandi accessori ma, per fortuna, solo in senso figurato. A meno che non si parli del filtro per il laghetto Koi nella foto qui sopra.
E’ vero, ci sono delle vasche con un equilibrio tale da riuscire a farne a meno, dove l’azione del filtraggio acquario e del filtro biologico per acquario è svolta dalle radici, le rocce, il fondo e le piante presenti al loro interno.
La stabilità è però sempre a rischio di collasso e i pochi acquariofili, che dopo tanti anni di esperienza, alla ricerca di nuovi stimoli, si avventurano con la realizzazione di questi ecosistemi, lo sanno bene.
Filtri per acquario al miglior rapporto qualità prezzo
Se hai fretta di acquistare pesci d’acquario come i Ciclidi africani Mbuna avrai bisogno almeno di un filtro per acquario casalingo d’acqua dolce esterno.
Tra i primi 6 filtri che trovi nella lista che segue, trovi la selezione dei migliori filtri oggi in circolazione.
Approfondisci eventualmente con le recensioni nell’articolo a loro dedicato
Qual è il miglior filtro esterno acquario e quanto costa
Gli ultimi 4 sono invece filtri interni adatti ad acquari piccoli.
Anche per loro c’é una guida dedicata che puoi leggere cliccando il link che segue
Filtro interno per acquario, quale scegliere: i migliori 4, oppure potresti trovare subito la soluzione più adatta a te tra la selezione dei filtri interni per acquari dello Shop.
Scegli in base ai litri della tua vasca tra gli accessori per acquari, al miglior rapporto qualità prezzo. Sono messi proprio in questo ordine.
Quelli della serie 3.0 Super Silent sono i miei preferiti. Mi riferisco all’
ello che preferisco e gli ho dedicato una recensione particolarmente accurata.
Altrimenti clicca qui per andare subito alla scoperta dei segreti del filtro x acqauario.
Filtri esterni e interni per acquario
Come funzionano i filtri per gli acquari
Prima di addentrarci nell’approfondimento di questo accessorio permettimi una piccolissima premessa su cosa ti aspetta e perché dovresti leggere con attenzione questa guida.
I filtri sono il cuore dell’acquario dolce o marino che sia.
Conoscerne il funzionamento, il posizionamento, l’installazione, la manutenzione e cosa mettere al suo interno, ti aiuterà a scegliere quello giusto e ad ottimizzarne il funzionamento.
Bene, cominciamo a vedere le possibilità di filtraggio del filtro per acquari.
La filtrazione meccanica
Se ti stai chiedendo cosa mettere nel filtro acquario, per quanto riguarda l’azione meccanica, la risposta è semplice:
- Spugne (posizionate vicino all’IN)
- Lana di perlon (posizionata vicino all’OUT)
Nel filtro meccanico, grazie ad un motorino, una pompa aspira l’acqua della vasca da un ingresso detto IN, la spinge attraverso le spugne e la lana di perlon, e la reimmette in vasca attraverso l’OUT.
La lana di perlon è simile al cotone ma con una maggiore capacità di filtraggio.
L’acqua, spinta dal motore del filtro, attraversa il materiale filtrante dove si raccolgono le particelle solide di scarto (cibo avanzato, escrementi, piante marcite) e ne esce pulita.
Un’atra importante funzione dell’acquario del filtro meccanico, per gli habitat privi di piante come quello in cui vivono la maggior parte dei Ciclidi dei grandi laghi africani, è l’ossigenazione.
A questo scopo occorre posizionare l’OUT a pelo d’acqua, in modo che questa venga smossa e spaccata in superficie.
In questo video puoi trovare una spiegazione più dettagliata di questo concetto.
La filtrazione meccanica è importante, ma da sola non è sufficiente a permettere un ambiente adatto alla vita.
E’ necessario che gli scarti organici non si trasformino in ammoniaca, un killer micidiale per i nostri pesci.
Di questo compito si occupa la filtrazione biologica che vedremo a breve.
La manutenzione del filtro acquario meccanico
Le spugne vanno periodicamente pulite e la lana di perlon sostituita.
Per capire quando procedere con queste operazioni di manutenzione fai riferimento alla pressione dell’acqua.
Quando la vedrai diminuire, allora bisogna mettere le mani nel filtro.
Farlo prima è inutile a meno che non siano passati circa 6 mesi dall’ultima pulizia. Ricordati, il filtro acquario, meno lo tocchi e meglio è.
La filtrazione biologica
I rifiuti organici, decomponendosi, si trasformano in sostanze velenose famose nel mondo dell’acquariofilia come nitriti (NO2) e ammoniaca (NH3).
Il filtro biologico si occupa di mantenere stabili i valori chimici e trasforma i nitriti in nitrati (NO3) (innocui se entro certi limiti) garantendo acqua pura e salutare per la vita all’interno dell’acquario.
Questo avviene grazie alla flora batterica prosperante in un materiale poroso sommerso che può essere costituito da biosfere, stuoia giapponese, tuboli, ceramica, ecc.
I più usati sono piccoli cilindri di ceramica chiamati cannolicchi e il siporax per gli acquari più piccoli.
I batteri nitrificatori, si formeranno anche nella sabbia e nelle rocce della vasca a conclusione del ciclo dell’azoto, il processo fondamentale che è alla base della vita sulla Terra.
Prima che un filtro si possa definire maturo, bisogna avere un po’ di pazienza, di solito un mesetto di tempo. Per essere però certi di poter inserire i pesci è bene aver seguito i valori chimici con dei test specifici ed aver osservato il picco dei nitriti.
Per questo tipo di controlli non ti affidare ai test fatti con le fascette, sono poco attendibili. Io utilizzo il Sera aqua-test set, un kit professionale e completo con cui controllo i valori dei miei acquari d’acqua dolce per la riproduzione dei Ciclidi africani Mbuna.
La manutenzione del filtro acquario biologico
A differenza delle spugne e della lana di perlon, il materiale dove vive la flora batterica, non dovrà mai essere pulita.
Lo vedrai marroncino o comunque sporco. Sono le deiezioni che si depositano. Non te ne curare. Se proprio hai bisogno di dargli una pulitina usa la stessa acqua del filtro.
E’ importante che i cannolicchi siano sempre bagnati e che il filtro biologico per acquario non rimanga fermo per troppo tempo.
Il filtro chimico
Solo un accenno, per completezza d’informazione alla filtrazione chimica.
Questa si ottiene con l’aggiunta di additivi chimici o altri materiali (carbone attivo, resine, torba, zeolite) per l’eliminazione dei rifiuti tossici disciolti nell’acqua.
Quale filtro acquario scegliere
La prima caratteristica da prendere in considerazione è la portata espressa in L/H (litri/ora) che dovrà essere, per i più comuni acquari, di 2/3 volte i suoi litri netti.
In vasche con molti pesci o particolarmente prodighi di escrementi, come ad esempio i Ciclidi africani, dovrebbe essere almeno 3/4 volte superiore ai litri d’acqua dolce contenuta dalla vasca
I filtri più comunemente usati sono:
- filtri esterni
- filtri esterni a zainetto o a cascata
- filtri interni
- filtri interni ad aria
Se non hai esigenze particolari, la soluzione migliore è sicuramente un filtro acquario che svolge sia la funzione meccanica che biologica.
In caso di necessità, si può aggiungere un apporto chimico all’interno della vasca o direttamente nel filtro.
Alcuni filtri per acquari sono dotati di lampade UV-C, utili per la riduzione di agenti patogeni, i parassiti e per combattere le alghe.
A esempio il Sera UVC Xtreme con controllo elettronico o il più economico Sera Fil bioactive.
Filtri per acquari esterni
I filtri esterni per acquari sono di base più potenti di quelli interni, quindi più adatti ad acquari di medie e grandi dimensioni.
L’acqua viene pescata dalla vasca da un tubo collegato all’ingresso (IN) del filtro, lo attraversa, e poi viene reimmessa attraverso il tubo collegato all’uscita (OUT). In molti modelli si può regolare il getto dell’acqua.
Nel filtro dell’immagine, la lana di perlon è posizionata nella parte alta del cilindro, poi ci sono le spugne e, sul fondo, i cannolicchi.
PRO
- Non occupano spazio all’interno della vasca
- Si possono nascondere nel mobile dell’acquario
- Le operazioni di manutenzione risultano essere più comode
- Più potenti
- Manutenzione meno frequente
CONTRO
- Bisogna sistemare i tubi con attenzione sia per un aspetto funzionale che estetico
- Sono più rumorosi rispetto a quelli interni
- Se non si ha un mobiletto chiuso potrebbero risultare antiestetici
- Problemi in caso di perdita
- Più costosi
- Possono aspirare gli avannotti
Qual è il miglior filtro esterno per l'acquario e quanto costa
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Filtri a cascata o a zainetto
I filtri esterni a cascata o a zainetto vengono utilizzati per acquari di piccole dimensioni utili anche per curare un pesce malato o per accrescere i pesci più piccoli.
Rispetto ai filtri interni, hanno il grande vantaggio di non occupare le già ridotte dimensioni della vasca.
Senza dilungarmi sul funzionamento, riconducibile ai filtri esterni più grandi, ti voglio parlare di quello che ritengo sia un ottimo filtro esterno a zainetto che ho trovato su Amazon un buon prezzo.
Si tratta di un prodotto della Akkee che ce lo propone in due versioni. Uno per acquari dai 20 a 60 l e un altro da 20 a 8o l.
Per una vasca di accrescimento è l’ideale, in particolare per gli Mbuna del lago Malawi che amano nuotare prevalentemente sul fondo.
E’ silenzioso anche grazia al coperchio in dotazione che attutisce i rumori. L’unico suono che si sente è quello naturale dell’infrangersi dell’acqua ossigenando l’acquario.
Si può regolare il flusso dell’acqua in base alle esigenze:
- Durante l’alimentazione
- In base al numero e alla grandezza dei pesci
E’ perfetto per la filtrazione meccanica ma per quanto riguarda l’aspetto biologico, ti consiglio di inserire qualche cannolicchio direttamente in vasca che potrai nascondere sotto le rocce.
Filtri per acquari interni
Ci sono aziende famose, come ad esempio la Juwel, che vende i suoi acquari, anche di grandi dimensioni, con i filtri interni incorporati. Essendo però meno potenti dei filtri esterni, potrebbe essere utile aggiungere uno esterno come ho fatto io per il mio biotopo full Mbuna di Ciclidi africani del lago Malawi.
Per fare una scelta consapevole clicca il link che segue per essere accompagnato alla scelta in base alle tue esigenze.
Leggi qual è il miglior filtro esterno acquario e quanto costa!
PRO
- Più economici
- Non ci sono tubi in giro
- Più silenziosi di quelli esterni
- Non ci sono rischi di perdite e quindi di allagamento
CONTRO
- Rubano spazio in vasca
- Operazioni di manutenzione meno pratiche
- Potenza non sempre sufficiente
- Antiestetico
Filtro interno ad aria o a spugna
I filtri ad aria svolgono una filtrazione sia meccanica che biologica.
Un aeratore spinge l’acqua attraverso una spugna dove si raccolgono gli scarti organici e allo stesso tempo si insediano i batteri nitrificatori.
Essendo il loro impatto limitato possono essere utilizzati in piccole vasche per caridine, quarantena o per isolare un pesce da curare.
Sono l’ideale per vasche dove si vogliono far nascere gli avannotti. Infatti a differenza dei filtri con le pompe, qui non c’è il minimo rischio che possano essere risucchiati.
La manutenzione
La pulizia della spugna va fatta esclusivamente con l’acqua dell’acquario per il mantenimento della flora batterica.
Filtro interno UGF o sottosabbia
Nel filtro UGF o sottosabbia, una griglia viene posizionata sotto la sabbia o la ghiaia, formando uno scomparto.
L’acqua che vi scende l’attraversa lasciando le impurità e viene poi spinta verso l’alto attraverso un tubo da un aeratore o una pompa.
In questo filtro è proprio il substrato a fungere da materiale filtrante apportando una funzione sia biologica che meccanica.
E’ un vecchio sistema economico sempre meno utilizzato ma rimane efficiente.
E’ sconsigliato in acquari con piante in quanto potrebbe intasarsi.
La manutenzione
Con il filtro per acquari interno UGF o sottosabbia, la manutenzione è praticamente inesistente.
Ringraziamenti
Ringrazio i miei amici di passione acquariofili, per il grande regalo dello scambio di esperienze ed emozioni, senza il quale i contenuti che condivido sarebbero molto più sterili. In particolare ringrazio gli amici di facebook con cui ho la fortuna di condividere e approfondire quotidianamente informazioni preziose che mi arricchiscono ogni giorno di più.
E ringrazio te per la pazienza e la fiducia. Spero di aver apportato un po’ di valore in cambio del tempo che mi hai regalato.
Buona passione, vecchio o nuovo amico di passione acquariofila!
P.s
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